Che cos’è Giustizia e memoria?
L’idea nasce dal bisogno di riportare alla luce la storia passata, ma anche quella più recente, del nostro Paese, contrassegnata da un’interminabile sequela di misteri, di gialli mai risolti, di vicende che mai hanno trovato una soluzione giudiziaria.
Storie personali come la fine di Pier Paolo Pasolini, le morti di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, quella di Marco Pantani, fino al giallo più recente del volo dalla sede del Monte dei Paschi di Siena di David Rossi.
Perché un progetto su Giustizia e Memoria?
Il progetto “Giustizia e memoria” nasce per dare effettivamente voce a coloro i quali non hanno più la possibilità di farlo, a tutti i parenti che dopo anni dalle tragedie continuano a chiedere giustizia, a tutte le associazioni che in questi anni sono nate e si sono sviluppate proprio per mantenere vivo il ricordo e chiedere giustizia.
Come verranno utilizzati i fondi?
Si tratta di un lavoro complesso, che porterà alla creazione di un archivio-banca dati interattiva, che abbia la finalità di ricordare le vicende in questione, e tenere viva la memoria, interagendo con i soggetti coinvolti.
Ma scopo del progetto è anche quello di scovare nuove tracce e quindi riuscire, sotto il profilo giornalistico, ad informare circa nuova possibilità di far luce su quegli episodi.
Chi siamo noi:
L’associazione Voce delle Voci è una onlus nata circa dieci anni fa, alla quale fa capo il sito de “La Voce delle Voci”, testata storica nel panorama editoriale italiano. Nel corso degli anni si è sempre caratterizzata per le sue battaglie antimafia, in difesa della legalità, per far luce sulle connessioni politico-malavitose, per contribuire ad alzare il velo sui tanti misteri di Stato e sui buchi neri della nostra Repubblica.
Perché donare per “Giustizia e memoria”?
Grazie al tuo aiuto cercheremo di dar voce ai senza voce, di dare memoria lì dove anche i mezzi d’informazione, in tutti questi anni, hanno spesso abdicato al loro dovere di informare, dare notizie, fare luce.
Il nostro progetto è dedicato ad Oliviero Beha, il grande giornalista scomparso pochi mesi fa. Proprio quelli della giustizia e della memoria erano due pensieri che lo caratterizzavano sempre. Viviamo in un Paese che rischia di perdere la memoria – diceva – è invece un nostro preciso dovere coltivarla, per poter effettivamente cambiare il corso delle cose. Un paese senza memoria non è più un Paese.
Noi cerchiamo di andare avanti nel solco del suo insegnamento.
Sito web: www.lavocedellevoci.it
Di seguito si riporta il video del convegno promosso dall’associazione “Voce delle voci” dove è intervenuto l’avv. Nicola Cioffi in qualità di presidente dell’associazione Camera europea di giustizia.