Di NICOLA CIOFFI, avvocato
Magistrato accusato. Ancora un caso: ex BR sei ergastoli. Mai pentito o dissociato, ottiene dal giudice il regime di semilibertà. Lo utilizza per tentata rapina con pistola che si inceppa. Poliziotti salvi . Arrestato. In SIENA ottobre 2007 .
Il figlio di una delle vittime ammazzata dal BR nel 1978, al Corriere della Sera pag. 2 del 3.10.07 “… dico solo che questo è uno Stato che ha ancora scarso rispetto per le vittime. Porta ex terroristi in Parlamento; li assume come consulenti, ne ascolta le opinioni ed i consigli, straparla di grazia. E li mette fuori di galera”. Tanto dice il figlio della vittima .
Sullo stesso giornale alla pag. 3 il sig. Ministro dell’Interno Giuliano Amato, detto il Prof. Sottile, ex PSI “… I Giudici devono essere consapevoli di esercitare una responsabilità enorme e credo che lo siano… Non dirò mai, perché non sono capace di pensarlo, che deve essere esclusa qualunque possibilità per i giudici di tener conto del comportamento in carcere… però certo i giudici debbono essere consapevoli di esercitare una responsabilità enorme” (lo ripete) .
Risponde lo staff del Ministro Clemente Mastella “… il Ministero verificherà la sussistenza delle condizioni per la concessione del beneficio della semilibertà …” .
Il pronto intervento: Il dott. Nello Rossi, magistrato, segretario generale dell’ Associazione Nazionale Magistrati ANM “… E’ intollerabile che si carichino i magistrati di responsabilità e che li si crocifigga” (ha usato il verbo crocifiggere. Ricordate Gesù? NDR ).Prosegue il Dr. Rossi: “ Quando ci sono, in casi eccezionali, smentite della loro prognosi … azzeccare le previsioni … molto dipende anche dalle attestazioni e dai documenti degli esperti dell’Amministrazione penitenziaria”.
Il Dott. Maurizio Landi, magistrato procuratore aggiunto di Torino “… Conosco la serietà ed il rigore del Tribunale di sorveglianza di Torino. Il problema è legislativo: si dica con coraggio che per certi reati … si sconta la pena” . Tanto gli dice.
E dunque, al di là dell’attualità della legge “Gozzini”, della sua modificabilità in senso restrittivo, o, addirittura della sua abrogazione, tema che nei giorni a venire, verrà dibattuto, più o meno seriamente, nei prossimi (remunerativi) convegni, per quel che ci riguarda noi vogliamo rimarcare il fatto, preoccupantissimo, dell’insorgenza – non parlo di Francesco Mario Agnoli pure Magistrato (scrittore) – illico et immediate del sistema difensivo dei Magistrati . Come al solito.